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La 25 esima è la partita delle nozze d'argento. In campo in maglia arancio e blu la Sacra Corona Unita Baffuta contro il Disagio Baffuto in maglia mimetica, meno si vedono meglio sta il mondo.

I verdi nel pre partita le studieranno tutte, si mischieranno le maglie e i pantaloncini, sia perché è carnevale e sia per vedere di innervosire il Presidente. Lo schema e l'iniziativa principale sono quelli, buttarla in caciara e far saltare i nervi. Ed è così che in un pre-gara che pare non abbia fine, su un campo umido, viene fatto sdraiare il Presidente che armato di dispositivo fotografico tutt'altro che smart effettuerà una di quelle foto che segneranno la storia della fotografia.

Lo scatto durerà più delle riprese di Via col Vento e il risultato dulcis in fundo non troverà mai pubblicazione o perlomeno condivisione. A bordo campo stasera non ci sarà nessuno, ma tanto in campo si sfideranno 12 baffoni accomunati tutti da un gran senso di responsabilità, rispetto e onestà ma soprattutto una precarietà fisica che conta più dolori del "Ricovero della Pastorella a Pecorina" di Fiuggi. È l'inguine quello che fa male, è l'inguine quello che fa cantare e perché no anche bestemmiare.

Ma i 72 minuti iniziano e non risparmiano nessuno. Saranno 72 minuti da Davide contro Golia, 72 minuti da giocare con il coltello tra i denti, 72 minuti da presa della Bastiglia, 72 minuti a voler espugnare la Vecchia Guardia, 72 minuti all'urlo di "SPARTA", 72 minuti che giochi tutti avanti, mai una volta a dover recuperare perché alla peggio stai sul pari, 72 minuti dove trovi una buona intesa, 4 gol da calcetto puro e 2 gol che degli uomini schierati l'unico che non la tocca nell'azione è quello in panchina, 72 minuti che butti tutti a puttane in 7 minuti di recupero.

Perché? Perché in squadra hai un ragazzo, Simone Bell. che ha fatto le elementari con Bettega, le medie con Giraudo e le superiori con Moggi e una domenica si e l'altra pure è a pranzo con il Presidente e a 10 min dalla fine dopo aver fatto una partita a correre anche per chi di gambe non ne ha apportando anche un'ingente quantità di qualità simula l'infortunio e attacca ai suoi o la palla al piede o il cappio al collo.

La 25esima si chiude così, con Duraccio che anche stavolta i 3 punti li vedrà la prossima volta. Con gli arancio blu che escono gonfi dopo aver beccato ben 3 jolly e con una squadra di giovani baffoni che come Icarus ha provato a volare e come Icarus è finita per farsi male. Ma le emozioni non finiscono. La 25esima è stata introdotta dall'addio al calcio di Gianluca C. Gianluca C. è quel ragazzo che guardi e pensi a Terence Hill ma non quello di "Lo chiamavano Trinità" ma quello di "Don Matteo".

È l'ottusangolo dei baffoni, silenzioso fuori e dentro il campo, occhi azzurri belli come i suoi forse non li ha, ma il titolo di playboy spetta a lui. Sulla carta d'identità un'età ma sul volto tutt'altra verità. Quest'anno porta il peso di chi ha vinto il memorial passato. Fa il minimo per ottenere il massimo e ce la fa. Rapido e dotato di buoni polmoni averlo in squadra è una garanzia. Un baffone collaudato e revisionato dall'ottimo rendimento che sarà difficile da sostituire.

Gianluca C. ti vogliamo ricordare così : "IL BELLO IMPOSSIBILE". Ed è sulle note dolenti di: "Pubalgia portami via" che nella settimana dell'esonero di Ranieri, ma come cazzo puoi pensare di vincere solo perché la tua squadra ha giocato meglio in un calcio/mondo moderno in cui la meritocrazia non esiste più.

Baffoni Vaaammmmoooossss verso un calcio più EQUO-SINCERO-SOLIDALE purché NON ASTEMIO!!!